Studenti NO CPR
Questa è la vignetta che ho fatto per gli studenti del progetto Mai più lager – NO ai CPR.
La cosa da spiegare è lunga e quindi, segue il loro post.
⚫☀️ NOCPR STUDENT* FUMETTI!☀️⚫
Da sempre la nostra Rete ha visto l’attiva partecipazione degli studenti di ogni ordine e grado, alle assemblee, all’elaborazione del pensiero, alle iniziative di sensibilizzazione e di mobilitazione.
Le fitte iniziative di presentazione della realtà dei CPR e di tutto ciò che gravita dietro e attorno ad essi, che in questi anni abbiamo portato nelle scuole (ancora oggi con incontri “virtuali”), ha man mano consentito di intensificare scambio e relazioni anche con gli studenti medi, ai quali legittimamente spetta una voce a sé.
Hanno deciso di esprimersi attraverso dei fumetti sui temi principali trattati insieme, che vedrete in una apposita “rubrica” “NOCPR Student*”, sui canali social della Rete.
Qui di seguito vi proponiamo il messaggio e la vignetta di presentazione, che vanta per questa volta una mano d’eccezione a noi cara, che non finiremo mai di ringraziare: Vermi di Rouge
Grazie a Coordinamento Studentesco Azadî
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“Adesso, in questo periodo come non mai, siamo obbligati a dover guardare passivamente ciò che avviene attorno a noi.
Ci sembra quasi che tutto si sia fermato, ma alcune cose neanche il virus è riuscito a bloccarle. Le ha forse rallentate, rimandate o rese più complicate. Ma non si sono arrestate.
La bolla di ego nella quale siamo confinati aspetta solo un ago che la faccia scoppiare, facendoci così rendere conto dei problemi che l’Italia si è trascinata in tutto questo periodo.
Noi di NOCPR Student* abbiamo scelto di rappresentare questa presa di coscienza attraverso due semplici parole di uso quotidiano.
Gli unici sentimenti che portano avanti le lotte da sempre poiché nati dal desiderio di libertà e uguaglianza che ognuno di noi possiede dentro di sé:
💥Solidarietà e Rispetto💥
Queste semplici parole che nei nostri fumetti saranno rappresentate da due personaggi che avranno la forza di spingere il loro sguardo al di là della situazione che vivono loro in prima persona e di estenderlo a coloro a cui è negata la possibilità di esprimersi liberamente.”